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Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione per chiedere ad Israele un cessate il fuoco a Gaza. Ne avevano parlato anche in Aula alla Camera, una settimana fa, in vista del Consiglio europeo, e avevamo sottolineato l’urgenza che anche il nostro Paese in UE rappresentasse la necessità di una tregua che consentisse la liberazione degli ostaggi e evitasse la catastrofe umanitaria (qui il video per chi vuole rivedere).
Hamas ha commesso delle atrocità indescrivibili, contro i civili in Israele ma anche contro il popolo palestinese utilizzato come scudo umano, e nessuna giustificazione vale. Ma non possiamo tacere di fronte ad una escalation che provoca ogni giorno troppe vittime civili, tra cui tante donne e bambini.

Vladimir Putin ha vinto le elezioni russe, com’è normale accada in un regime che uccide o incarcera gli oppositori e silenzia la stampa libera. Matteo Salvini si è congratulato del risultato, subito smentito dal ministro degli Esteri Tajani, dimostrando di avere ancora, nel profondo, un’attenzione per il Cremlino. Dopotutto la Lega non ha mai cancellato l’accordo politico siglato nel 2019 e rinnovato nel 2022 di collaborazione e scambio con il partito di Vladimir Putin. Nonostante la Russia abbia aggredito un paese pacifico, nonostante la Russia provochi quotidianamente l’Europa e l’Occidente, comportandosi come un paese ostile anche noi nostri confronti. Per questo abbiamo chiesto a Salvini di venire in Aula a spiegare se quell’accordo è ancora valido, non lo è più o intendono stralciarlo. Se non avremo risposte chiare ed esaustive metteremo ai voti la mozione di sfiducia.
Ne ho parlato qui a SkyTg24.

Quando parliamo di Russia, parliamo di chi oggi la governa. Non del popolo russo, che meriterebbe di vivere in una democrazia. Non del Paese, della sua cultura e della sua storia. Siamo rimasti tutti sconcertati dalle immagini dell’attentato terroristico alla sala concerti a Mosca, una scena che riporta alla mente quella del Bataclan di Parigi del 2015. Qui la nostra solidarietà e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie per il dramma vissuto.

Piccole riforme che possono cambiare molto la vita di ciascuno di noi. Assieme ai colleghi Elena Bonetti, Antonio D’Alessio, Giuseppe Castiglione, Giulio Sottanelli ho fatto questa semplice proposta: usiamo lo SPID per consentire finalmente di presentare le denunce più semplici online. Parlo di quelle per smarrimento o furto dei documenti di identità, che sono un passaggio meramente formale. I cittadini faranno qualche fila in meno, e le caserme o i commissariati potranno dedicare quel tempo a cose più urgenti e al presidio del territorio. Qui il post.

Sono stato in Basilicata per presentare i nostri candidati di Azione alle prossime elezioni regionali (qui). Abbiamo scelto di sostenere Vito Bardi, una intesa che abbiamo raggiunto sulla persona e sul programma, chiedendo una maggiore attenzione sulla sanità e i problemi di deindustrializzazione in quella regione. Ne ho parlato qui in collegamento con Tagadà.

In questi giorni anche a Forlì, a sostegno dei nostri candidati nella lista civica per confermare il sindaco Zanettini (qui). E a Cetrato, in provincia di Cosenza, per partecipare ad un interessante e partecipato incontro organizzato assieme all’associazione PER (qui).