Seleziona una pagina

1. Le notizie sulla guerra in Ucraina ormai non hanno nemmeno più spazio sui giornali. Eppure anche lì si continua ogni giorno a sparare e morire. E non possiamo far mancare il nostro aiuto e il nostro sostegno. L’ho ribadito anche commentando la telefonata truffa alla Presidente Meloni.
Intanto diventa sempre più drammatica la situazione in medio oriente dove al brutale attacco ai civili israeliani da parte di Hamas è seguita una dura, attesa, reazione israeliana. Si può essere precisi e chirurgici quanto si vuole ma in un labirinto sopra e sotto le case, in un luogo tra i più densamente popolati (e poveri) della terra, i terroristi hanno gioco facile ad usare come scudi umani i palestinesi. Per questo, pur comprendendo la necessità di estirpare terroristi che hanno nel loro statuto il progetto di distruggere lo Stato di Israele, il nostro appello è sempre quello di misurare la forza, evitare vittime innocenti. Deve essere una priorità, non una raccomandazione e lo diciamo con forza perché lo diciamo ad uno stato amico, a cui abbiamo espresso e continueremo ad esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza.
Peraltro alla situazione a Gaza e in Cisgiordania si aggiunge la fortissima tensione in Libano, Siria, al confine tra Yemen e Arabia Saudita, con il regime iraniano regista occulto di molte cose e la flotta americana in un assetto mai così pronto schierata nel Mediterraneo orientale.
Sono alcuni dei temi che abbiamo affrontato, insieme alla situazione in Ucraina e nell’indo-Pacifico, con i colleghi americani in una visita di due giorni che abbiamo fatto come Copasir a Washington con incontri al Congresso, alla Casa Bianca, al Pentagono e alla CIA.
Il Copasir è il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, di cui faccio parte e di cui ho fatto parte anche in legislature passate. Naturalmente non ne parlo mai, ma è uno dei luoghi (che funzionano) dove maggioranza e opposizione collaborano con lealtà nell’interesse del Paese. E dove più che altrove si legge come la nostra solida appartenenza all’Alleanza atlantica sia la nostra migliore polizza di assicurazione sul futuro.

2. Nel frattempo il governo ha approvato la legge di bilancio. Hanno fatto i conti con la realtà, non più abolizione delle accise sulla benzina e abolizione della Fornero come promesso, ma incomprensibile abolizione dell’IVA agevolata sui pannolini e il latte in polvere.
Mi sa che si stanno accorgendo che governare è diverso dal fare opposizione, che i problemi non si risolvono con le conferenze stampa e che non tutte le cose fatte nel passato che prima criticavano erano poi così tanto male.
Mi sembra una proposta nel complesso priva di risposte generali al bisogno delle famiglie e imprese di combattere l’inflazione e le conseguenze nell’economia. Nelle prossime giornate l’esamineremo con attenzione e presenteremo le nostre proposte di modifica.

3. Il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare in settimana il testo della riforma costituzionale. Presidenzialismo, premierato, premierato all’italiana. Vediamo cosa ne verrà fuori. Se ancora non hanno approvato un testo dopo mesi è perché ne stanno ancora discutendo, e questo non è un male. Sarebbe un male invece non provare almeno a farle sul serio coinvolgendo anche le diverse opposizioni, almeno provandoci. Qui qualche riflessione preliminare nell’intervista che ho fatto al quotidiano L’identità. Qui in qualche minuto ne ho parlato anche al Tg2.

4. Sul piano più politico con Elena Bonetti e tanti amici siamo partiti con la nostra associazione, PER Popolari, Europeisti, Riformatori. Stanno aderendo in tanti (grazie!), qui il link per chi volesse ancora farlo.
Sto girando l’Italia, come sempre, per raccordarci sulle cose da fare. Nelle prossime giornate incontri organizzativi a Milano, Napoli e Roma.
Per chi volesse qualche informazione in più mi scriva in privato.
Non ci rassegniamo ad una politica fatta della caccia all’avversario su cui costruire una narrazione sul mondo rosso o nero. La politica è mediazione, sintesi di interessi contrapposti o spesso configgenti. È ricerca del dialogo e del pragmatismo, che è il contrario del dileggio e dell’ideologismo. Noi siamo fatti così. Chi ci vuol dare una mano è benvenuto.

 

Conferenza di presentazione dell’associazione PER – Popolari Europeisti Riformatori