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Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00523

presentato da

ROSATO Ettore

testo presentato

Martedì 11 luglio 2023

modificato

Mercoledì 12 luglio 2023, seduta n. 138

ROSATO, GADDA, DE MONTE, DEL BARBA, ENRICO COSTA, GRIPPO, MARATTIN e SOTTANELLI. — Al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica . — Per sapere – premesso che:

nel 2022 in Italia si è assistito ad un incremento del numero di impianti fotovoltaici di piccola taglia istallati con potenza media di 6 kilowatt, mentre come segnalato dal Renewable energy report del Politecnico di Milano mancano all’appello i grandi impianti fotovoltaici; a oggi le istallazioni di potenza superiore a 1 megawatt rappresentano lo 0,03 per cento del totale, quelle tra 10 kilowatt e 1 megawatt l’8,97 per cento e quelle inferiori ai 10 kilowatt il 91 per cento;

il lungo iter autorizzativo sta bloccando la realizzazione di 780 progetti di fotovoltaico utility scale, ossia di taglia grande, pari o superiore a 10 megawatt, i quali complessivamente raggiungerebbero una potenza di 32,8 gigawatt;

secondo la normativa vigente, è previsto un iter con una durata massima di 175 giorni per ottenere la valutazione di impatto ambientale, salvo eventuali necessità di integrazione documentale, per le quali è possibile aggiungere ulteriori 45 giorni;

tale valutazione di impatto ambientale costituisce una tappa essenziale all’interno del più ampio procedimento autorizzatorio unico regionale, il quale non dovrebbe protrarsi oltre i 245 giorni dalla domanda;

questi termini però sembrano non trovare riscontro nella realtà, considerando che alcuni progetti in attesa della valutazione di impatto ambientale e del procedimento autorizzatorio unico regionale sono stati presentati due anni fa a seguito dell’istituzione, attraverso il «decreto semplificazioni bis», di un processo nazionale per la valutazione di impatto ambientale oltre i 10 megawatt, mentre altri progetti ancora in attesa di autorizzazione sono stati presentati addirittura nel 2020;

uno dei problemi maggiori – che, come segnalato da diversi studi, dovrebbe essere superato con un intervento normativo organico – attiene agli atti di assenso dei sovrintendenti nell’ambito dei procedimenti autorizzatori;

una maggiore rapidità nell’iter di approvazione dei progetti fotovoltaici risulta necessaria per potenziare il mix energetico, diminuendo la dipendenza del nostro Paese dall’importazione di fonti fossili e riducendo i costi per cittadini e imprese, nonché per raggiungere gli obiettivi posti dall’aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) trasmesso a Bruxelles, il quale indica come obiettivo il raggiungimento di 80 gigawatt di potenza fotovoltaica istallata entro il 2030, traguardo che imporrà un aumento di 55 gigawatt rispetto al 2022, ossia un avanzamento di circa 7 gigawatt all’anno –:

quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di velocizzare gli iter autorizzativi a fronte di una sempre più crescente richiesta da parte della filiera delle rinnovabili di tempi certi e procedure definite, nonché dell’imperativo di garantire il raggiungimento dell’obiettivo di 80 gigawatt per il 2030.
(3-00523)