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Da queste elezioni amministrative possiamo trarre una lezione: a fare la differenza sono i candidati. Sono sempre più convinto che quando i cittadini devono votare per il proprio sindaco guardano alla persona, al progetto della città, più che ai simboli nazionali che sostengono i diversi candidati.
È un insegnamento che mi sento di fare mio. Italia Viva ha scelto di appoggiare i candidati migliori, con le coalizioni più convincenti.

Per queste ragioni non possiamo confondere il piano comunale con quello nazionale. Chi pensa che i risultati di ieri e di due settimane fa siano un’anteprima delle elezioni politiche rischia di commettere un grande errore. Anche perché, non nascondiamolo, il centrosinistra alle elezioni amministrative è sempre stato più forte del centrodestra e una affluenza poco sopra il 40% può aver determinato scenari molto differenti da quelli storicamente prevedibili.
E anche perché l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi ha cambiato e sta cambiando lo scenario politico

Ora però, non dobbiamo passare i prossimi mesi a parlare di alleanze, coalizioni in vista del 2023. Più che le alchimie tra i partiti, ai cittadini interessa ora sapere cosa succederà sulla bolletta del gas, al costo del carburante, come affrontare i rincari delle materie prime e la disoccupazione.
Interessa cosa sta succedendo in Ucraina e alle conseguenze di quella guerra. Intanto questa settimana un nuovo importante passo da parte dell’Unione europea

Settimana intensa di appuntamenti a Montecitorio e in rappresentanza della Camera dei deputati. Alla relazione annuale dell’ANAC l’Autorità anticorruzione, alla celebrazione dell’anniversario della Guardia di finanza, alla presentazione dei discorsi politici e parlamentari di Massimo Caprara e alla relazione annuale dell’OCF l’Organismo di vigilanza sui consulenti finanziari.