Seleziona una pagina

In tutta Europa tornano a crescere i contagi, si parla ormai apertamente di quarta ondata e il pericolo calcolato dall’OMS è che possa costare in tutto il continente quasi mezzo milione di vite. L’Italia è tra i paesi che sta rispondendo meglio, grazie alla buona campagna vaccinale e alle regole sul green pass obbligatorio ora prese a modello anche da altri stati, mentre alcuni corrono ai ripari con lockdown (in Austria circoscritto ai soli non vaccinati).
Ma anche da noi qualche dato deve preoccuparci. Ci sono ancora cittadini che non si sono vaccinati e in alcune città (penso a Trieste) anche le manifestazioni no vax senza mascherine distanziamento contribuiscono a far correre il virus.

Dalla pandemia se ne esce solo con il vaccino, non mi stancherò di ripeterlo. E serve, perché lo dicono i medici, anche una terza dose di richiamo. È davvero sconfortante sapere che c’è chi, invece, sui canali della tv pubblica promuove messaggi diversi peraltro senza avere il coraggio di dirlo chiaramente ma alimentando un dannoso clima di sospetto verso la scienza.
Ma non sono gli unici ad aver fatto della retorica del sospetto il proprio core business. Questa settimana il Fatto Quotidiano ha nuovamente costruito l’ennesima strumentalizzazione contro Matteo Renzi…

Sarebbe utile se tutta questa attenzione ai numeri venisse usata per quelli che interessano davvero ai cittadini. 5.000 ad esempio è il numero di furbetti che sono stati scoperti solo negli ultimi giorni dalla Guardia di Finanza e che percepivano il reddito di cittadinanza nonostante avessero auto di lusso, proprietà o fossero camorristi. 200 ad esempio sono i milioni di euro sprecati solo nei primi dieci mesi dell’anno in redditi di cittadinanza a chi non ne aveva diritto.

Il 4 novembre è stata la Festa delle Forze Armate, sempre in prima linea nelle emergenze del nostro paese e le più apprezzare nelle missioni internazionali. Per questo il modo migliore per celebrarlo è stato firmare il protocollo per aprire i corridoi umanitari dall’Afghanistan dove i nostri militari sono stati impegnati per vent’anni.