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Oggi è la Giornata mondiale della salute, e per la seconda volta la celebriamo durante questa pandemia.
Dopo un anno di sacrifici e migliaia di vite spezzate, siamo consapevoli più che mai dell’importanza che riveste la salute pubblica, e con essa, un Servizio sanitario nazionale radicato sul territorio e in grado di affrontare le emergenze di oggi e di domani.
Anche per questo Italia Viva ha deciso di avviare una campagna di ascolto aperta ad operatori del settore, ricercatori, esperti o semplici utenti, per la definizione di un piano #Sanità2030.

A pagare il prezzo di questa emergenza che non è ancora superata, ci sono anche tanti lavoratori e liberi professionisti, imprenditori, artigiani. Possiamo dire che l’immagine di essere tutti sulla stessa barca in questo caso non funziona? Siamo tutti nella stessa tempesta, quella del Covid, ma non tutti sulla stessa barca: c’è chi oggi naviga con una barca più solida e chi su una zattera e ha più bisogno che lo Stato faccia bene e velocemente. Bisogna prepararsi a misure straordinarie per dare sostegno alle famiglie e alle imprese più colpite, intervenendo sui costi fissi e sull’accesso al credito.

Ne ho parlato a Rainews 24 (clicca qui per rivedere un estratto della diretta).

Agli italiani oggi, servono prospettive per riconquistare la speranza nel futuro. Nessuna violenza può essere giustificata: è evidente che i responsabili di quanto successo ieri fuori da Montecitorio non sono commercianti e ristoratori (a cui va tutta la nostra concreta solidarietà e vicinanza) ma qualche delinquente infiltrato che cavalca il dolore e l’esasperazione della gente.

Nel frattempo la campagna vaccinista andando avanti, abbiamo superato quota 11 milioni di dosi somministrate ma bisogna fare di più. E’ un bene che con il Governo Draghi si sia cominciato a parlare di vaccini prodotti nel nostro paese, un modo per valorizzare la nostra eccellenza farmaceutica e garantire un maggior approvvigionamento.
Di vaccini, salute e attualità ne ho parlato a “Largo Chigi”(Clicca qui) trasmissione di The Watcher Post – Utopia condotta da Piero Tatafiore.

Uno sguardo sul futuro. Procede la definizione del piano italiano sul Recovery Fund: in settimana anche alla Camera abbiamo dato il via libera alla relazione su come utilizzare le ingenti risorse europee: un testo completamente riscritto, frutto del confronto con categorie sociali, imprese e amministratori locali.

Vi segnalo infine la mia intervista a La Prealpina (Clicca qui per rileggere) e questo pensiero al terremoto che sconvolse l’Italia il 6 aprile 2009: il dolore di una città, una cicatrice per il Paese. L’Aquila, ieri come oggi, non deve essere lasciata sola.