Seleziona una pagina

È trascorso un anno dall’inizio di questa pandemia. Un anno di grande dolore, tutti ricordiamo le immagini della fila dei camion dell’esercito a Bergamo e le famiglie che in quel frangente non hanno potuto nemmeno dare l’ultimo saluto ai propri cari.
Un anno di sofferenza per tanti connazionali – abbiamo superato le 100 mila vittime causate dal Covid (clicca qui) – e di difficoltà per la nostra economia con migliaia di aziende che negli ultimi dodici mesi hanno trascorso più tempo con la serranda abbassata anziché alzata e ancora oggi non sanno quando potranno riaprire definitivamente.
Anche questa settimana gran parte dell’Italia sarà in zona rossa. Un provvedimento necessario – sia chiaro – perché va contenuta la diffusione del contagio; ma facciamo nostre le preoccupazioni di queste ore di tanti lavoratori per le chiusure obbligate e di tante famiglie per il ritorno della didattica a distanza, che non può certo sostituirsi alla scuola in presenza.
Per questo, grazie alla determinazione della ministra Elena Bonetti, il governo ha previsto l’anticipo rispetto al decreto sostegno dello stanziamento di 290 milioni di europer finanziare nuovi congedi parentalie bonus baby sitter in alternativa al diritto allo Smart working per i genitori che hanno i figli in DAD o quarantena.

La ripartenza vera si avrà comunque solo con il completamento del Piano vaccinale (qui la programmazione del Governo). Se oggi vediamo una luce è grazie al lavoro del nuovo Commissario all’emergenza in raccordo con l’esercito e la Protezione civile.
La decisione di ieri dell’Agenzia italiana AIFA di sospendere in via precauzionale il vaccino AstraZeneca, in attesa che l’agenzia europea sia esprima sulla sua sicurezza, non deve far perdere la nostra fiducia nel piano vaccinale e soprattutto nella scienza.
Restiamo dalla parte di chi combatte in prima linea il Coronavirus, degli scienziati, dei sanitari, dell’Istituto superiore di sanità oggetto nei giorni scorsi di un vile atto intimidatorio.

Serve poi un Recovery Plan all’altezza del nostro Paese.
Rimango convinto che nella nostra Pubblica amministrazione ci siano professionalità che vanno valorizzate e che si debba partire da un grande piano di rinnovamento, semplificazione digitalizzazione della PA.
Intanto, è stato fatto un grande passo avanti con l’accordo siglato tra governo e sindacati.

Qualche mio intervento:
qui intervista a Spraynews
qui intervista a Il Dubbio
qui la diretta a Tgcom24

Buon lavoro a Valentina Vezzali, neo sottosegretaria allo sport (clicca qui) e ad Enrico Letta, nuovo segretario del Partito Democratico (clicca qui) con la speranza che si possa lavorare insieme sulla strada del riformismo.

Concludo con il ricordo del sequestro di Aldo Moro e l’assassinio della sua scorta che ricorreva ieri (qui con Teresa Bellanova per commemorarli a nome di Italia Viva). Servitori dello Stato, modelli per la nostra democrazia.