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Si è chiuso un anno difficile che ha lasciato ferite indelebili non solo nelle nostre vite ma anche sull’economia del nostro Paese (clicca qui). Grazie al presidente Mattarella per le sue parole nel discorso di fine anno. Come sempre ci sprona a ricordare i valori su cui la nostra comunità si fonda, richiamandoci al senso di unità nazionale (clicca qui).
Il 2021 è cominciato con un grande messaggio di speranza grazie al vaccino (clicca qui) che ci ha permesso di tornare a pensare ad un futuro “normale”, nel quale potremo riprendere non solo le nostre relazioni sociali, ma anche far rialzare e far ripartire il nostro Paese.

Abbiamo davanti una sfida gigantesca, una grandissima occasione. I fondi europei, questo nuovo piano Marshall per l’Italia, vanno sfruttati al meglio per trasformarli in un debito buono, che incida positivamente sul futuro delle nuove generazioni. Capite bene che non c’è più tempo da perdere. Come Italia Viva abbiamo presentato 62 considerazioni di metodo e di merito (clicca qui) e adesso attendiamo da Conte delle risposte e soprattutto la concretezza che fino ad oggi è mancata. Ho parlato di questo e altro nelle mie interviste a La Stampa (clicca qui) e a Il Mattino (clicca qui).
Altro punto fondamentale è il Mes. Il nostro sistema sanitario ha bisogno di queste risorsee non possiamo sacrificare il futuro del Paese per battaglie ideologiche che non ci appartengono. Quelli che oggi non vogliono il Mes erano gli stessi che dicevano no al Tap. Per fortuna c’è chi ha la testa dura e oggi questo flusso di gas ci rende più forti e indipendenti.

Ho espresso la mia vicinanza al popolo croato colpito da unviolentissimo terremoto. In un momento così difficile l’Italia non farà mancare il suo sostegno (clicca qui).
Chiudo ricordando una grande donna: Rita Levi Montalcini. Sarebbe stata orgogliosa dei risultati della scienza in questa dura battaglia contro il Covid.