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Sono appena rientrato dalla Sicilia dove ci siamo riuniti con i coordinatori territoriali (guarda qui) e nell’incontro della prima assemblea provinciale Italia Viva a Siracusa.

Mentre mercoledì eravamo a Roma a parlare di economia e Piano shock, non un capriccio ma una necessità per far ripartire il Paese (leggi qui) e sabato eravamo invece in Emilia Romagna (clicca qui) e in Veneto (qui) per ascoltare i nostri coordinatori sul territorio, una bella squadra determinata e con voglia di fare.

A Padova ho visitato un’azienda leader nella produzione di packaging flessibile.
Anche loro saranno costretti dal 1 luglio a pagare la tassa sulla plastica. Per fantasia di chi se l’è inventata dovrà far fronte a 32 milioni di euro di tasse in più su un fatturato annuo di 180. È chiaro che pagheranno i consumatori da una parte e i lavorati dall’altra per le aziende che non riusciranno a stare in piedi.


Intanto in Europa la produzione industriale crolla, L’Italia deve far sentire con forza la sua voce.

Novità al Parlamento europeo per Italia Viva: abbiamo aderito al gruppo Renew Europe che si batte ogni giorno contro i populismi e i sovranismi, dando vigore all’azione dei riformisti e dei liberali

Tema Dazi.
Bravi Teresa e Ivan, determinanti nello scongiurare l’ipotesi che nei mesi scorsi sembrava potersi concretizzare e che avrebbe penalizzato fortemente il Made in Italy

Parentesi giustizia: noi non cambiamo identità cedendo sui diritti. Trovo gravissimo che il portavoce del Presidente del Consiglio minacci un parlamentare della Repubblica zittendone il sacrosanto diritto di critica (clicca qui).
Un abbraccio alla collega Lucia Annibali (qui): derubricare come un incosciente chi fa queste dichiarazioni è pericoloso.

Chiudo con il mio ricordo in aula di Vittorio Bachelet, professore di diritto e vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, ucciso 40 anni fa all’Università La Sapienza dai terroristi delle Brigate Rosse (qui il mio intervento alla Camera).