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– Abbiamo approvato ieri la relazione che autorizza il nostro Paese a intervenire con i suoi militari nelle missioni internazionali di pace. Balcani, Libano, Libia, contrasto alla pirateria, Iraq fino alle diverse missioni di sostegno all’Ucraina… sono tanti i luoghi dove siamo impegnati con il nostro stile, apprezzato ovunque, portatori di mediazione e sicurezza.
Dobbiamo molta riconoscenza a queste donne e uomini. Qui se vuoi puoi seguire la mia dichiarazione di voto. Qui la nostra risoluzione che è stata approvata.

– Prima di ogni Consiglio europeo il Presidente del consiglio ha alcuni passaggi formali (ma non solo formali) di confronto. Uno con il Presidente della Repubblica, uno con le Camere dove riferisce sulle posizioni che vuole assumere e dalle quali, dopo un dibattito, riceve un mandato.
Qui puoi seguire il mio intervento e qui trovi la risoluzione che come Terzo polo abbiamo presentato e che è stata approvata quasi interamente dopo un confronto con il Governo.

– Qui trovi la mia intervista con Andrea Bulleri sul Messaggero, sui risultati elettorali del Molise e sul Terzo polo.

– Infine il PNRR che rimane una priorità per il Paese, una straordinaria opportunità per ammodernare e riformare il nostro Paese. E non si ripeterà facilmente.
Per questo saremo sempre molto attenti a quello che accade e non mancherà mai il nostro allarme quando serve. Oggi lo fa con competenza Elena Bonetti qui.

– Questa settimana si è discusso molto di chi il presidente Biden ha chiamato prima tra i leader europei per coordinarsi rispetto a quanto stava accadendo in Russia tra Putin e il capo del Gruppo militare Wagner, Prigozhin.
Il tema però non dovrebbe essere l’ordine delle telefonate tra i diversi paesi, ma come fare in modo che in futuro a rispondere a nome dell’Europa sia una voce sola, che parla per tutti, in modo autorevole. Questo renderebbe le telefonate più frequenti, verrebbero fatte non solo per informare ma per decidere insieme, tutti saremo più forti. Questo non può non essere sempre il primo punto della nostra agenda europea.

– In Francia non sembra esaurirsi l’ondata di proteste per il giovane ucciso da un agente della Polizia. Tra i motivi c’è anche la mancata integrazione che le seconde e terze generazioni degli immigrati vivono in quel Paese. Una cosa di cui dobbiamo iniziare a preoccuparci anche noi, in modo molto più efficace di come stiamo facendo ora.
Drammatiche le immagini che ci manda l’agenzia Vista qui.

 

Un consiglio al governo.

C’è un problema serio, che si chiama salari bassi, con la conseguenza che migliaia di persone pur lavorando risultano sotto la soglia di povertà. È un fatto, inequivocabile. Ed il modesto ma sempre utile taglio del cuneo fiscale che è stato fatto non basta.
Nel mese di luglio arriverà in aula alla Camera la discussione sul salario minimo proposta dai gruppi di opposizione.
Il mio consiglio è di non buttare via questa occasione. Aldilà della formula utilizzata, del valore orario da mettere, dell’indicizzazione da prevedere, del livello e forma di coinvolgimento dei sindacati, del nome da dare alla misura – tutte cose su cui ci possono, ci sono, posizioni diverse – non buttate via l’occasione e facciamo un intervento sui salari. Alla giusta battaglia per cancellare tutti i difetti e le distorsioni introdotte con il reddito di cittadinanza deve corrispondere la dignità della paga per chi lavora.

 

 

12 morti e oltre 60 feriti. Tutti civili. Dnipro bombardata dai russi