Seleziona una pagina

Compie una settimana il governo Meloni.
Un esecutivo decisamente di destra, di cui saremo opposizione ma che ci auguriamo – da italiani – che sappia affrontare i problemi che abbiamo davanti.

Al terzo polo il compito di vigilare, continuare a portare avanti i temi dell’agenda Draghi, fare un’opposizione riformista e costruttiva. Un’opposizione pronta a collaborare nell’interesse del Paese: penso ai temi della giustizia (Carlo Nordio ha sempre detto cose condivisibili sul garantismo), dell’energia e delle riforme.

Faremo opposizione a questo governo sempre con lo stile che ci contraddistingue: toni moderati, contenuti innovativi, senza innalzare muri ideologici. Ne ho parlato qui a L’identità.
A Giorgia Meloni auguro, da cittadino, che faccia bene il suo mestiere, perché vogliamo tutti il meglio per il nostro Paese. Certo preoccupa il primo provvedimento sul reintegro dei medici no vax, ma è positivo che il Consiglio dei ministri abbia fatto un passo indietro sull’idea di togliere l’obbligo di mascherine negli ospedali per il personale sanitario.

C’è poi la questione energia, vera priorità di questo autunno sulla quale ci saremmo attesi nel primo Consiglio dei ministri un provvedimento che ci aspettiamo nelle prossime ore per dare una risposta a famiglie e imprese.
Grazie a Draghi, l’accordo europeo sul tetto al prezzo del gas ha ottenuto un immediato calo del costo sul mercato, restiamo fiduciosi su quanto l’Italia potrà fare ancora, anche grazie alla collaborazione di un tecnico esperto come l’ex ministro Cingolani. E criticarlo per essersi reso utile al Paese è un controsenso…

Nel frattempo lo scenario internazionale è in continua evoluzione. Ne parleremo, spero la politica ne parlerà in modo più approfondito. Non c’è solo la questione della guerra di aggressione all’Ucraina ancora lontana dal terminare, ci sono la vittoria di Lula in Brasile, le imminenti elezioni del Congresso degli Stati Uniti, le tensioni con la Corea del Nord e la rinnovata leadership in Cina che ridisegnano gli equilibri globali. In questo quadro, la collocazione europeista ed atlantista dell’Italia non può essere messa in discussione, e su questo non faremo sconti. 

Ps: nei prossimi mesi, Italia Viva sarà protagonista anche di un percorso nuovo per dare seguito all’esperienza del terzo polo. A fine mese avremo a Milano l’assemblea nazionale che Matteo Renzi ha anticipato nelle sue Enews. Maggiori dettagli nelle prossime settimane.