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Sono ore complicate, decisive per il futuro del nostro Paese.
Giuseppe Conte è stato spregiudicato, avendo come unico interesse il suo partito e il risultato elettorale che potrà ottenere, ha fatto dimettere Mario Draghi facendo mancare il voto dei 5 Stelle su un decreto che distribuisce 20 miliardi di euro a chi ne ha bisogno in una situazione di emergenza.
È stata una scelta irresponsabile, non solo perché lo scenario del voto a settembre significa mettere a rischio l’approvazione della legge di bilancio e il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR. Una scelta irresponsabile anche perché – come tutta la stampa internazionale sta sottolineando in queste ore – privarsi in questo contesto così delicato di una figura autorevole come quella di Mario Draghi è davvero incomprensibile.

Abbiamo promosso una petizione per chiedere che Draghi resti a Palazzo Chigi. Un appello che si unisce ai tanti provenienti dalle istituzioni, dalle categorie economiche e sindacali, e alle manifestazioni spontanee che si stanno tenendo in diverse città italiane.
Abbiamo quasi raggiunto le 100.000 firme, ma possiamo fare di più. Firma anche tu adesso e aiutaci diffondendo la nostra iniziativa tra amici, colleghi, familiari….

Anche alla nostra Assemblea nazionale di sabato abbiamo ribadito il nostro sostegno a Draghi.
Tante le sfide che dovremo affrontare e che richiedono risposte concrete non frutto della demagogia. L’invasione russa dell’Ucraina, l’inflazione mai così alta negli ultimi vent’anni, la crisi energetica… in questo momento serve competenza non dannoso populismo.

Ho parlato di Draghi, della nostra iniziativa, delle questioni urgenti per il Paese a SkyTg24. Qui per rivedere la puntata.
Qui invece l’intervista rilasciata a fanpage.

Anche con gli amici del PSI, al loro congresso, ci siamo confrontati sulla necessità di una politica fortemente riformista.