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La tragedia della Marmolada è la prova drammatica degli effetti dei cambiamenti climatici, forse più evidenti in montagna che nelle città, e riafferma l’urgenza di agire subito.
La sfida per azzerare l’impatto climatico dell’Unione europea entro il 2050 è complessa e passa anche dal ricorso a fonti di energia verdi: le rinnovabili certo, dall’idrico all’eolico, ma – come ha giustamente sottolineato la stessa Commissione UE – anche il nucleare di ultima generazione, che in quanto ad emissioni è da considerarsi a tutti gli effetti una energia pulita.
Vorrei se ne potesse discutere con trasparenza e lungimiranza, mettendo da parte stereotipi e battaglie fondate più sui pregiudizi che sui dati. Perché la questione energetica, sotto il profilo ambientale ed economico, è una delle più importanti che dovremo affrontare

A ragionare con la pancia e non con la testa si commettono errori, come abbiamo visto in questi anni sui temi energetici, ambientali, sociali e del lavoro. È accaduto sul TAP e le trivelle, è accaduto sul REI e il reddito di cittadinanza.
Ma che Giuseppe Conte non avesse capacità manageriali né di innovazione, non eravamo gli unici a sostenerlo. Lo diceva anche Beppe Grillo un anno fa…

Di costo dell’energia, governo Draghi e dissidi nei 5 Stelle ho parlato anche in questa intervista a largomento.com

Sabato a Roma, assieme a numerosi ospiti da Ernesto Galli della Loggia ad Angelo Panebianco, abbiamo discusso di bipolarismo e di una proposta che riunisca i moderati, mentre a Firenze alla festa provinciale di Italia Viva abbiamo parlato di lavoro e investimenti.

Per chi ha piacere domani, martedì 5 luglio, sarò ospite a Controcorrente, a partire dalle 20.30 su rete 4.