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Nella parata militare di oggi nella piazza Rossa di Mosca, Putin ha alzato nuovamente il tiro contro l’Europa e l’Occidente.
L’unica verità è che l’Ucraina è stata aggredita, il suo popolo si sta difendendo e noi dobbiamo aiutarlo in questa resistenza. Lavorare per la pace non significa arrendersi, non si costruisce pace lasciando che i prepotenti della terra facciano il buono e cattivo tempo. E non possiamo certo noi decidere dal salotto di casa quali sacrifici gli ucraini dovrebbero affrontare, quali territori cedere…

L’Italia è chiaramente schierata dalla parte giusta. Ed è gravissimo che in una fase così delicata per la politica internazionale la commissione Esteri del Senato sia rappresentata da un presidente filo-Putin che nega le responsabilità russe della guerra. Petrocelli a quella presidenza non ci è arrivato per caso, era ed è espressione di una precisa ideologia 5 Stelle. La stessa del finto pacifismo di Conte che usa anche la guerra per colpire il governo

Sono stato a Tirana alla conferenza dei presidenti dei parlamenti dell’iniziativa Adriatica-ionica. Oltre alla questione ucraina, molti i temi in agenda, dalla cooperazione tra i nostri paesi e all’adesione dei Balcani all’Unione europea. Convinto che sia arrivato il momento di una accelerazione nel processo di integrazione europea, come ribadito anche dal presidente Draghi.
Ma serve anche un’Europa nuova, più solidare, forte e coesa.

Fine settimana sul territorio. A Mantova con Elena Bonetti, Maria Chiara Gadda, Matteo Colaninno e alcuni colleghi a parlare di investimenti green e in visita alle eccellenze del settore vivaicolo.

 

Ps: è tempi di dichiarazione dei redditi e di scegliere a chi destinare il proprio 2×1000. Scegliendo C46 è possibile sostenere Italia Viva. Non costa nulla, è semplice e per noi molto prezioso.