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Buona Festa della Liberazione.
C’è chi la propria se la sta conquistando anche oggi, difendendo il proprio Paese da un’aggressione.

Impossibile in questo 25 aprile non pensare all’Ucraina, a quello che sta succedendo a qualche chilometro di distanza dal nostro Paese. Una guerra di distruzione, com’è evidente dalle immagini che ci arrivano (qui la città di Odessa). Non solo obiettivi militari, ma civili: case, stazioni, la popolazione ucraina.
È c’è chi anche a ridosso di questa giornata, anche di fronte a quello che sta accadendo,  non riesce a distinguere aggressore da aggredito. Dopotutto Petrocelli (qui il tweet vergognoso con la Z utilizzata dai russi) ha imparato dal maestro Travaglio, un altro che ha la capacità di stare sempre dalla parte sbagliata della storia

Ma il premio della settimana lo vince Giuseppe Conte. Ospite qualche sera fa a Otto e mezzo, alla domanda su chi voterebbe tra Macron e Le Pen non si pronuncia (qui il video). Imbarazzante il suo tentativo di rispondere in modo evasivo, ma lo capisco… i 5 Stelle hanno trascorso anni a inseguire i gillet gialli e ogni altra forma di populismo in Europa e non solo. Possono aver indossato una maschera diversa e la pochette bianca, ma chi nasce populista rimane populista.
Noi non abbiamo mai avuto dubbi su da che parte stare, e con la vittoria di Macron l’Europa è più forte

Settimana parlamentare importante con il voto sul DEF, il documento di economia e finanza.
Dopo due anni di pandemia pensavamo che il 2022 sarebbe stato tutto in ripresa, non sarà così semplice con la guerra ad est e l’esplosione dei prezzi delle materie prime. Ne ho parlato in questa intervista all’Agenzia Vista.

Alla TV del Riformista invece su riforma della giustizia e del CSM, qui per rivedere la puntata.