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In Francia si sta giocando una partita molto importante per il futuro dell’Europa. Emmanuel Macron ha vinto il primo turno di questa domenica e nel ballottaggio tra tra 14 giorni si scontrerà con Marine Le Pen.
I cittadini francesi dovranno scegliere non solo quale Presidente, ma quale Francia nei prossimi cinque anni.
Quella europeista fondatrice dell’UE o quella nazionalista e dei confini. Quella al fianco degli Alleati o quella che strizza l’occhio a Putin. Un voto spartiacque che assume alla luce del conflitto in corso, un valore ancora più importante

In Ucraina, i massacri contro la popolazione civile sono sempre più frequenti.
Non solo Bucha dove i cittadini sono stati torturati, uccisi e gettati nelle fosse comuni o lasciati in strada (come mostrano anche le immagini satellitari diffuse dal New York Times), ma anche Kramatorsk dove è stata colpita la stazione dei treni.
Dobbiamo aiutare l’Ucraina a difendersi, ma serve allo stesso tempo lavorare sul piano della diplomazia per porre fine a questa guerra. L’Europa può giocare un ruolo importante, soprattutto dopo la visita di Ursula Von Der Leyen e Roberta Metsola a Kiev

Di Europa, del suo ruolo e del suo futuro abbiamo parlato anche agli Stati generali di Italia Viva. Per chi sogna un’Unione europea più forte e solidale.

Credo che quando si parla di riforme si debba dividere la politica in due fazioni: c’è chi ne parla e chi le fa. Noi ci iscriviamo nella seconda categoria.
L’ultimo esempio è la delega fiscale all’esame del Parlamento: una riforma che serve a fare ordine, a ridurre le tasse, a rendere il sistema più equo. Per noi è importante approvarla, perché serve ai cittadini e rientra nel Pnrr condiviso da tutti.
C’è chi invece ha un approccio diverso: quello delle provocazioni, quello di chi pensa che sia più utile far saltare tutto perché si è già in campagna elettorale.
Nel frattempo, il grido d’allarme del direttore dell’Agenzia delle Entrate dovrebbe farci riflettere su cosa non funziona e sull’urgenza di approvare la delega fiscale…

Come dicevo, c’è chi le riforme le fa. Questa settimana il Senato ha approvato definitivamente il Family Act promosso da Elena Bonetti e Italia Viva. Uno straordinario investimento nelle famiglie italiane: incentivi al lavoro femminile e per le giovani coppie, congedi parentali, sostegno alle spese educative. Misure che si accompagnano all’assegno unico e universale che da marzo arriva a milioni di famiglie italiane.
Un altro passo in avanti. Un’altra idea nata sul palco della Leopolda che diventa legge

Vi scrivo dal Sud America, dove in queste ore assieme a Nicola Danti, Marco Di Maio e Maria Chiara Gadda sto incontrando le autorità locali e i nostri connazionali.