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Continua la guerra in Ucraina, stiamo vedendo – temo – solo una parte delle terribili barbarie dell’esercito russo contro i civili inermi. Le immagini di Bucha sono terrificanti e portano la memoria ai massacri degli anni ’90 nei Balcani che pensavamo di non dover rivedere.
Chi ancora oggi rimane equidistante e distribuisce le responsabilità del conflitto dimostra di essere fazioso o di non riuscire proprio a vedere la realtà dei fatti (tra questi c’è anche la ex sindaca di Roma). La verità è che Putin non vuole paesi liberi e democratici ai suoi confini: questa è la “colpa” di Zelensky e dell’Ucraina

Non si possono avere dubbi su da che parte stare. C’è un paese aggressore e uno aggredito, se la Russia smette di bombardare finisce la guerra, se l’Ucraina smette di difendersi sparisce l’Ucraina.
Ma c’è chi riesce a fare polemica anche di fronte a questo, chi parla di corsa al riarmo. A farlo sono gli stessi che durante la pandemia hanno lasciato – a quanto emerge in queste settimane – campo libero all’esercito russo di approfittare di una missione umanitaria per finalità di spionaggio

Conte e i 5 Stelle si dicono contrari all’aumento della spesa militare, ma sono gli stessi che lo hanno confermato negli anni di governo. La loro coerenza in politica internazionale è seconda solo a quella in politica energetica: ieri No TAP, oggi viaggiano a Baku per potenziare – giustamente – le forniture di gas dall’Azerbaijan.
Sull’energia spero si metta presto da parte la demagogia. Ne ho parlato agli Stati generali dell’energia di Italia Viva e a Torino in visita all’Energy Center del Politecnico

A Torino abbiamo presentato anche il Rapporto sulla legislazione con un focus dedicato al PNRR e il rapporto con le Assemblee legislative mentre la sera abbiamo incontrato assieme a Silvia Fregolent e Mauro Marino i nostri coordinatori provinciali

Vi segnalo le mie intervista su Ucraina e politica nazionali ad Affaritaliani e Spraynews