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Obbligo di green pass per tutti i lavoratori. Credo fosse inevitabile andare in questa direzione, nonostante i buoni risultati della campagna vaccinale con oltre il 75% della popolazione che ha completato l’intero ciclo e la splendida risposta dei più giovani, la soglia di sicurezza non è ancora del tutto raggiunta.

Il green pass nei luoghi di lavoro è una garanzia non solo per i lavoratori ma anche per l’azienda per evitare di dover procedere a nuove chiusure dovute alla pandemia. Proprio per questo trovo assurde certe barricate da parte di chi dovrebbe difendere il lavoro, mentre dobbiamo condannare ancora gli ennesimi attacchi social da parte dei no-vax che questa settimana hanno preso di mira anche la nostra collega Raffaella Paita

Grazie ai vaccini si torna a viaggiare. Questa settimana sono stato alla festa regionale di Italia Viva Emilia Romagna a Sasso Marconi e poi in Lombardia: a Rho in visita a due aziende eccellenti del territorio e a sostegno del nostro candidato sindaco Andrea Orlandi, a Milano con la nostra candidata di punta Lisa Noja

Tra l’altro a Milano c’è un confronto assurdo, del candidato del centrodestra si sa davvero poco: solo che quando faceva il medico portava la pistola in ospedale e che voleva ritirarsi dalla competizione se i partiti non avessero speso più soldi per la campagna elettorale. A Roma la Raggi ha guadagnato un nuovo primato, la città più sporca del mondo secondo la rivista “Time Out”. Speriamo sia davvero scaduto il suo tempo, noi lavoriamo per Carlo Calenda sindaco

Abbiamo ricordato in Aula alla Camera il collega Ludovico Vico, mancato la scorsa settimana dopo una lunga malattia.

Per chi volesse, qui trovate la mia intervista per Generazione liberale e qui la mia intervista ad Affaritaliani.