È arrivato il momento di ripartire. Il coprifuoco alle 22 ha sempre meno senso di esistere, soprattutto ora che l’Italia riaprirà le porte ai turisti stranieri (qui le parole di Draghi ai ministri del Turismo dei G20 sul Green Pass) e che la campagna vaccinale procede a ritmo spedito raggiungendo quota 500 mila dosi giornaliere (ne ho parlato qui a RaiNews24).
In tanti paesi europei in queste settimane si sta discutendo di allentare alcune delle misure più rigide e chi ha scommesso nei mesi scorsi sui vaccini oggi sta tornando alla normalità. Dobbiamo prendere a modello Israele, Stati Uniti e ringraziare il lavoro del generale Figliuolo (qui attaccato dai giornalisti del Fatto) e del capo della Protezione civile Curcio per aver dato una svolta alla nostra macchina organizzativa.
Vinta la battaglia contro la pandemia, speriamo presto, resterà da rilanciare l’Italia. Non basterà tornare ai livelli di crescita economica pre-Covid, già non particolarmente brillanti tra il 2018 e il 2019. Servirà un vero cambio di passo: riforme, semplificazioni, spese intelligenti in infrastrutture e investimenti digitali.
Anche di questo, dei progetti del #NextGenerationEU, ho parlato nell’evento organizzato dai giovani di IV a Roma
Intanto la casa di Italia Viva diventa sempre più grande. Sono stato a Casoria per accogliere nella nostra famiglia il sindaco Raffaele Bene che assieme all’assessore Marianna Riccardi e al consigliere Alessandro Puzone si unisce alla squadra di amministratori che abbiamo in tutto il Paese, una risorsa preziosa per la nostra comunità.
Auguri all’Esercito italiano che questa settimana ha celebrato il 160esimo anniversario dalla sua costituzione (clicca qui) e alla Croce Rossa Italiana, ovunque in prima linea nel Paese per aiutare chi soffre, anche durante questa pandemia (clicca qui).
Anche loro sono tra gli eroi intervenuti subito per aiutare le zone colpite dal terremoto del Friuli (il 6 maggio 1976). Mai dimenticare la tenacia della gente friulana e la solidarietà di tutto il Paese: gli italiani sanno rimboccarsi le maniche e ricominciare, troviamo oggi la stessa forza di ieri.
