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Con il giuramento dei viceministri e dei sottosegretari (qui il mio grande in bocca al lupo a Teresa Bellanova e Ivan Scalfarotto), la squadra di Mario Draghi è al completo.
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi che avessimo fatto tutto questo per avere più poltrone può oggi ricredersi: abbiamo chiesto un cambio di passo sulla gestione della pandemia, del pianovaccini e sulla gestione del governo. Mai chiesto più posti per Italia Viva.

Mario Draghi sta dimostrando che si poteva fare diversamente su tante questioni.
Sui servizi. Abbiamo chiesto per mesi a Conte di nominare l’autorità delegatai servizi segreti, una figura che potesse dedicarsi a tempo pieno alle donne e agli uomini che lavorano per la nostra sicurezza nei contesti più difficili, lontano dai riflettori. Draghi ha scelto da subito di affidare questo compito al Capo della Polizia Franco Gabrielli, personalità di grande valore e imparzialità.
Sulla gestione dell’emergenza. Il ritorno di Fabrizio Curcio a capo della Protezione civile è una bella notizia. Chi lo conosce dagli anni in cui era stato alla guida del dipartimento per la prima volta, può confermare la sua grandecompetenza e operatività (clicca qui).
Sulla gestione dei vaccini. Domenico Arcuri non poteva essere il commissario a tutto, occuparsi di Invitalia, dell’Ilva, della Banca popolare di Bari, dei vaccini, delle mascherine e dei banchi a rotelle nelle scuole. Il nuovo commissario all’emergenza Covid, il Generale Paolo Figliuolo, saprà realizzare, anche grazie alla sua esperienza sul campo, quell’organizzazione capillare di distribuzione e inoculazione di massa dei vaccini che serve per vincere la battaglia contro il virus (clicca qui).

Accanto alla pandemia, rimane la preoccupazione nel Paese per le condizioni di salute della nostra economia. Lo Stato ha il dovere di essere al fianco degli imprenditori, dei commercianti, dei lavoratori e di tutte le famiglie che oggi soffrono gli effetti di questa crisi devastante. Ne stiamo incontrano tante, credetemi; chiedono ristori veri immediati perché altrimenti rischiano di non riaprire più. Su questo la politica deve lavorare unita.
Intanto, grazie all’approvazione del decreto Milleproroghe, le opere pubbliche e gli investimenti iniziano a essere più semplici, solo un primo passo ma nella giusta direzione.

Nella settimana appena passata abbiamo salutato con profonda commozione e dolore Luca AttanasioAntonio Iacovacci e Mustapha Milambo, il nostro ambasciatore in Congo, il carabiniere di scorta e il loro autista, uccisi nell’attentato del 22 settembre. Un abbraccio alle famiglie, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri.

Grande dolore anche per la tragica morte di Antonio Catricalà, persona perbene e impeccabile servitore dello Stato (clicca qui) e Franco Cassano, grande intellettuale e politico (clicca qui).

Infine una bella notizia: a Pompei è stato ritrovato quasi intatto un antico carro da parata. Valorizziamo la nostra cultura e ripartiamo da qui per ricostruire la nostra economia.