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Viviamo giorni di apprensione per un’emergenza che colpisce tutti, indistintamente.
Il nostro pensiero non può non andare ai professionisti in corsia, alle donne e uomini che ogni giorno aprono farmacie, supermercati e banche. Un pensiero anche alle vittime, ai loro cari, un rispettoso cordoglio e la consapevolezza che le nuove misure adottate servono per scongiurare che la situazione peggiori.

Oggi sono alla Camera, nel mio ufficio, a lavorare sui decreti per l’emergenza che il Governo ha approvato in queste settimane (clicca qui). Ci sono tante richieste di modifica e di integrazione al decreto Cura Italia approvato in settimana (clicca qui) a cui rispondere.
È fondamentale lavorare da subito sui prossimi provvedimenti, per consentire alle aziende e ai professionisti di ripartire, di recuperare il terreno perduto. Serve un Piano Shock per l’Italia per sbloccare investimenti e dare lavoro.

Due delle tante belle notizie che arrivano dall’Italia sono il piano straordinario varato dal Pastificio Rana per i suoi dipendenti (clicca qui) e la nuova terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano realizzata in soli 8 giorni (clicca qui).
Tutto questo ci regala speranza per il futuro.

Questa settimana, in diretta Facebook con Marco di Maio (clicca qui per rivederla) abbiamo parlato del ruolo delle Istituzioni in questa emergenza, dei provvedimenti assunti e quelli da assumere.
In questo momento serve l’emissione di Eurobond da parte delle Istituzioni europee per garantire i livelli di investimenti necessari per la ripresa economica una volta che sarà finita la crisi in atto. Questo costruisce una solidarietà vera, un’Europa che funziona.

Martedì abbiamo festeggiato i 159 anni dall’unità d’Italia in modo diverso dal solito, ognuno dal suo balcone ma più uniti che mai. Questa è l’Italia che mi piace, che mi rende orgoglioso di essere italiano.

21 marzo 2020, un ricordo alle vittime di mafia (clicca qui) in questi giorni difficili, di battaglia contro il Coronavirus. Vite stroncate, di chi si batteva per la giustizia, la legalità, il bene di tutti noi, per un’Italia più libera e giusta. Eroi della nostra società, con la speranza che riusciremo, uniti, a sradicare questo male.

Un pensiero a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi 26 anni fa a Mogadiscio. Questi due giornalisti hanno pagato con la loro vita il prezzo della libertà d’informazione.

Vi lascio con la bella foto del ponte di Genova illuminato con il tricolore. Vinciamo il coronavirus, rialziamoci e facciamo ripartire la nostra Italia.