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C’è un mondo che cerca oggi una sua rappresentanza politica che pensa soprattutto al futuro e non ama troppo le polemiche politiche e gli scontri, specialmente se interni ai partiti.
Da una parte il centrodestra non c’è più, esiste solo una destra populista ed estrema dominata da Salvini e Meloni. Dall’altra, il Partito democratico ha legittimamente spostato (dopo un Congresso) il proprio asse a sinistra; e in queste nuove scelte sinceramente non mi ritrovo.
La nostra proposta si inserisce qui, a parlare di lavoro, famiglia, ambiente, salute e non di correnti e congressi continui.
Non vi nascondo che dopo tanti anni di militanza, la scelta che ho fatto è stata molto faticosa.
La assumo con senso di responsabilità e coerenza, rivendicando quanto di buono abbiamo fatto nella passata legislatura riconoscendone le criticità ma sapendo che senza una spinta riformista l’Italia si ferma, va indietro. E il Pd oggi in quelle scelte di governo e in quelle politiche non si riconosce, le rinnega.
Sia chiaro, nessun pericolo per il governo che sosteniamo e abbiamo voluto con forza per mandare a casa Salvini. Continueremo nel nostro lavoro con rinnovato impegno a mettere al centro dell’azione politica i problemi e le speranze di tante italiane e tanti italiani. Problemi e speranze che invece in passato sono state troppo spesso accantonate per privilegiare discussioni e litigi al nostro interno.
Qui l’intervista di Matteo Renzi di oggi
Qui la mia intervista di domenica
Qui per chi vuole pre-registrarsi alla Leopolda10

Con il voto di fiducia della settimana scorsa, il governo è entrato ufficialmente in carica. Conte ha utilizzato toni e parole nuove (qui): una discontinuità di cui l’Italia ha bisogno per salvaguardare famiglie, imprese e ridare alle istituzioni il prestigio che meritano.
Nelle stesse ore, in piazza, chi ha fatto cadere il governo (Salvini) protestava contro chi ha fatto cadere il governo (Salvini).
Tra di loro anche qualche braccio teso e un esorcista (qui).
Salvini raccoglie un po’ di tutto: chi ha nostalgia del fascismo, chi insulta il Capo dello stato (qui), chi ancora odia i meridionali (qui). Nel frattempo fa un selfie con il figlio di un boss della Camorra (qui) mentre i suoi, in Parlamento, strumentalizzano la vicenda di Bibbiano.

Ma c’è una buona notizia contro l’odio che scorre sui social.
Questa settimana Facebook ha chiuso alcune pagine di estrema destra che diffondevano contenuti razzisti in rete: tra loro anche molte riconducibili a Casapound e Forza Nuova.