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A 20 giorni dalla fine dell’anno e dal rischio dell’esercizio provvisorio, una vera legge di bilancio non c’è.
Alla Camera, con fatica, hanno approvato una manovra che andrà – per loro stessa ammissione – completamente riscritta.

Ma cosa c’è in questa versione “civetta”? Davvero poco.
Mancano investimenti e nessun taglio alle tasse, anzi:
aumentano per le imprese per circa 6 miliardi di euro (leggi qui)
– consentono ai comuni di alzare IMU, TASI, addizionali (qui)
E anche le promesse della campagna elettorale ne escono a pezzi (qui qualche esempio)

Per questo, per evitare che l’Italia torni in recessione, il ministro dell’economia si affida alla buona sorte

Quando imprenditori, sindacati, investitori fanno notare che questa manovra non investe sulla crescita, Salvini si arrabbia, come se i disastri del governo fossero colpa loro…
Ecco qualche numero sull’occupazione grazie al decreto Di Maio:
Anziché litigare con il mondo produttivo (non basta certo un caffè con le associazioni per risolvere i problemi), farebbe bene a fare il ministro dell’interno.
Magari usando meno i social (questa settimana la sua mania di twittare a sproposito ha fatto danni…) e andando meno in TV

Chiudo con due pensieri.
Il primo alle giovani vittime di Ancona.
Una tragedia terribile che ha sconvolto la vita di sei famiglie. Alla Camera le abbiamo ricordate con un minuto di silenzio.


Il secondo per il vergognoso gesto accaduto stanotte a Roma. Dove sono state rubate alcune pietre d’inciampo che ricordano le vittime della Shoah.