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Ormai è ufficiale, l’onestà è passata davvero di moda nei 5 Stelle.
Dopo il condono edilizio, quello fiscale, la norma salva-leghisti sul peculato (qui), il candidato sindaco di Corleone che dialoga con la mafia (leggi qui) …scopriamo che nell’azienda di famiglia Di Maio si assume in nero:

Di Maio dovrebbe andarsene a casa.
Ma non solo per questo scandalo (per molto meno i 5 Stelle in passato avrebbero chiesto le dimissioni). Ma per i danni che sta facendo da Ministro del lavoro: anche l’Inps ha certificato la perdita di 80.000 posti di lavoro a settembre (leggi qui).
Per non parlare poi della grande presa in giro sul reddito di cittadinanza.
Nel frattempo questa settimana l’Istat ha tagliato le stime di crescita del Pil (leggi qui) e l’Unione europea ha bocciato per la prima volta nella storia la manovra italiana (qui).
Ma un’altra legge di bilancio è possibile, a partire dal lavoro. Ecco la proposta del Pd:
Con proposte come queste, il Partito democratico può tornare ad essere alternativa credibile a questo governo. E il congresso deve essere l’occasione per parlare soprattutto all’Italia.
Io lo voglio fare, evitando polemiche e diatribe inutili, sostenendo Marco Minniti.
Chiudo con alcuni appuntamenti della settimana:
I 100 anni dell’aula di Montecitorio, la presentazione del libro “Artico” alla Camera, l’incontro sul volume del CeSPI sui Balcani a Trieste, la Festa dell’Autunno del Pd di Ascoli Piceno